Quando da ragazza mi deliziavo a guardare la televisione (film, telefilm, musical e roba molto varia) certo non potevo sospettare che sarei finita a scrivere commenti per le serie televisive. Tanto meno che qualcuno li avrebbe letti! E nemmeno potevo prevedere che certi prodotti seriali avrebbero raggiunto livelli così alti dal punto di vista qualitativo. Il colpo finale alla mia passione lo hanno dato gli X-Files e Buffy The Vampire Slayer. Sentivo il bisogno di parlarne con qualcuno. Sono grata al Cielo, a proposito, di avermi fatto incocciare in mio marito, che si sorbisce le mie elucubrazioni settimanali. Ma, a parte la povera vittima predestinata, è stato il web a darmi un po’ di soddisfazione ed è stato attraverso i social network che la mia passione ha cominciato a disciplinarsi e a trovare la forma delle recensioni che scrivo per Urban Fantasy e per TVD Italia
Alle persone dietro questi ottimi siti va tutta la mia stima e considerazione per aver pensato di fidarsi di me.
Verso The Vampire Diaries e True Blood mi ha spinto il mio naturale interesse per i vampiri – se volete indagare sui motivi di questo interesse vi consiglio le prime pagine del mio saggio reperibili gratuitamente sul sito di NarrativAracne – verso Once Upon a Time il fascino delle fiabe reinterpretate senza limiti di fantasia e con il gusto innato della contaminazione.
I miei commenti, questo devo chiarirlo, non sono quelli di un’esperta del settore. Sono una spettatrice appassionata che però ci tiene a paragonare tutto, e dico TUTTO, quello che vede con le categorie profonde dell’umanità, alla luce di ragione e, sì, anche fede. Così non vi stupite troppo se mischio Dante ai vampiri o san Tommaso ai nani di Biancaneve. Homo sum, humani nihil a me alienum puto: l’ha detto Publio Terenzio Afro (Heautontimorumenos, v. 77) e io non dovrei essere d’accordo?
«Nulla che sia umano mi è estraneo»
Alle persone dietro questi ottimi siti va tutta la mia stima e considerazione per aver pensato di fidarsi di me.
Verso The Vampire Diaries e True Blood mi ha spinto il mio naturale interesse per i vampiri – se volete indagare sui motivi di questo interesse vi consiglio le prime pagine del mio saggio reperibili gratuitamente sul sito di NarrativAracne – verso Once Upon a Time il fascino delle fiabe reinterpretate senza limiti di fantasia e con il gusto innato della contaminazione.
I miei commenti, questo devo chiarirlo, non sono quelli di un’esperta del settore. Sono una spettatrice appassionata che però ci tiene a paragonare tutto, e dico TUTTO, quello che vede con le categorie profonde dell’umanità, alla luce di ragione e, sì, anche fede. Così non vi stupite troppo se mischio Dante ai vampiri o san Tommaso ai nani di Biancaneve. Homo sum, humani nihil a me alienum puto: l’ha detto Publio Terenzio Afro (Heautontimorumenos, v. 77) e io non dovrei essere d’accordo?
«Nulla che sia umano mi è estraneo»